quasi mezzanotte

giovedi (quasi venerdi) 26 gennaio 2017, notte.

la degna conclusione della serata è sedersi al computer e scrivere che sono stato bene e che è stata piacevole.

anche questa volta ero l’unico uomo, circondato da sei donne reduci dalla lezione di power yoga.

sono sempre serate tranquille dove è bello parlare in libertà e per fortuna non si toccano quasi mai gli argomenti considerato pesanti: figli, mariti (non io), lavoro.

quello che cerco è stare bene e rilassarmi parlando del più e del meno. anche se per loro sono “quello che corre” il ruolo di capofila mi si addice. prima dei saluti mi hanno chiesto dove andremo la prossima volta.

ho fatto il misterioso, ovviamente, e risposto chissà, vi farò sapere.

intanto il venerdi è prossimo. avrei voglia di andare al cinema domani sera a vedere arrival. seguirò l’istinto del momento e se arriva qualche invito a fare qualcosa, anche meglio

see u tomorrow

solitude standings

giovedi 26 gennaio 2017, sera

oggi ho dedicato il tempo a me stesso. me lo ha fatto capire un commento che ho ricevuto poco fa. intendo dire proprio il tempo, lo scorrere dei secondi in fila una dopo l’altro. non ho avuto altro obiettivo che questo: tic toc.

tra le mie caratteristiche che vengono indicate come difetti c’è quella dell’altruismo. tendo a pendermi cura degli altri al punto di rinunciare a qualcosa per me. sono fatto così e non posso cambiare la mia indole. ne sono fiero e quando ho un ritorno positivo sento il sangue che si salda nelle vene.

sto però imparando che se una volta ogni tanto penso a me stesso, alla mia ombra e alla mia strada non c’è nulla di male. mi ricarico e torno pronto ad affrontare tutto e tutti.

ieri ho scritto che la solitudine mi faceva paura. oggi scrivo che la solitudine può essre una compagna e una medicina se presa nelle giuste dosi e unita all’indipendenza. come due componenti di una ricetta possono fare scintille assieme.

qualcuno dirà che sto parlando di cose ovvie e avrebbe ragione. la mia esperienza personale è in fase di recupero: come uno studente pelandrone sto seguendo un corso di recupero. non di materie scolastiche ma di me stesso

e ora si esce: apericena al quadrilatero. ah, al locale vado da solo e aspetto il gruppo sulla soglia, da buon cavaliere solitario. o mascherato?

ps. ero innamorato cotto di suzanne vega e della sua voce

Voglia di evasione

giovedi 26 gennaio 2017, mattina

sto aspettando il postino che ancora non si fa vedere all’orizzonte, gli do tempo fino a mezzogiorno poi metto le scarpe da corsa e vado fino a cavoretto

vorrà dire che sta benedetta patente la ritirerò un’altra vola

il bello della diretta: mentre scrivevo è arrivata la postina che mi ha consegnato la patente. urrà!!!

il mio augurio di passare un mese sul cesso al ladro rimane ancora in vigore però.

ok, posso cambiarmi e andare a correre. approfitto di questo giorno di ferie per godermi la giornata. oggi pomeriggio farò n giro da qualche parte e stasera apericena. devo avvertire che mi trovo direttamente sul posto: stasera non ho voglia di fare lo chaffeur e dipendere dagli orari altrui. posso farlo, no?

di ieri e dei saluti a mio figlio ho già detto tutto. chiusa una porta se ne apre un’altra. sento dentro di me una inaspettata serenità che ho accolto con il sorriso. tempus fugit dicevano i latini. e io non voglio perdermi un secondo del mio futuro.