asayake

venerdi 20 gennaio 2017, notte.

IMG_5048 3.jpgda dove comincio? dall’inizio di questo pomeriggio dopo il lavoro. ero d’accordo con la ex moglie che sarei passato da lei a prendere la cassetta degli attrezzi e altri oggetti che potevo essere interessato a tenere.

la ex e mio figlio si stanno per trasferire dopo che abbiamo venduto la casa, finalmente!.

per cui sono passato e sono salito a casa, dove ho vissuto tanti anni. non mentirò: un pò di nostalgia mi è venuta quando ho visto gli scatoloni e i tappeti ammassati e raccolti pronti per essere imballati.

sono passati dieci anni da quando ho lasciato casa e famiglia. tutt’altro che pentito sono passato ogni tanto quando andavo a trovare mio figlio. ora che mancano pochi giorni all’addio definitivo… si, un pò lo sto patendo.

mi farò forza e mi dirò che la mia vita è su binari così lontani da non incontrarsi più, neanche all’infinito. è stata una scelta loro e non mia. se la porteranno dietro per sempre.

avevo bisogno di evadere e sono uscito da solo diretto in centro. mi sono fermato in un locale che ha appena cambiato gestione e serve apericene sushi di vario tipo e prezzo. ho preso la più abbondante e sono rimasto soddisfatto. il responsabile si è avvicinato circospetto a chiedere se andava tutto bene. ho sfoderato il mio sorriso migliore e ho risposto che si era tutto buono. me lo sono comprato.

dopo il sushi e il dolce mi ha offerto la grappa che come mio solito ho bevuto in un sorso, tipo chupito. ha sgranato gli occhi e quando gli ho detto che anche la grappa era buona l’ho visto contento.

ok, dai, la serata è passata e ti attende il relax pre-dormita. domani mattina ci sarà da fare la spesa e sistemare casa. le faccende domestiche mi rilassano: basta che ci sia della buona musica a farmi compagnia. non chiedo molto: giusto lo stare tranquillo e godermi la mia arvadia

 

 

videogioco

ieri sera ho trovato in buca l’avviso della mancata consegna del duplicato della patente che ho richiesto in quanto mi è stato rubato il portafoglio il 26 dicembre scorso.

sul foglietto di carta leggo che il postino è passato alle 11 e 23. in un giorno feriale quante probabilità ci sono a quell’ora di trovare qualcuno in casa? non mi ci metto nenanche a calcolare un numero prossimo allo zero

leggo anche che c’è un numero verde da chiamare per organizzare una seconda consegna.

bene, mi dico, così mi metto d’accordo e sono a posto.

errore, caro vit.

a quel numero verde risponde un call center globale per le poste italiane. le mie goiei si sono tramutate in pigiate di tastini numerici nel disperato tentativo di contattare una voce umana. finora non sono riuscito ad andare oltre alla voce registrata che mi dice: ci dispiace ma gli operatori sono tutti impegnati. riprovi più tardi.

mi sento come supermario che non riesce a superare il livello del muro di gomma che lo rimbalza all’inizio del percorso.

proverò ancora e riproverò nei prossimi giorni e prima o poi riuscirò a parlare con tullio, oppure ignazio, forse gina o bianca. purchè parlino e mi diano retta.

ps. ci scusiamo per i vaffanculo elargiti finora