c’era una volta una spiaggia

martedi 7 marzo 2017, notte

voglia di mare. ecco cosa ho sentito dentro di me oggi pomeriggio mentre ero mezzo assopito sul divano. un flash, di quelli improvvisi che richiamano la tua attenzione e ti portano via

sono tornato a laigueglia negli anni 70 quando andavo in vacanza con mia nonna. mi sono ricordato il nome dei bagni: ondina. della pensione: la mammola. persino il nome del bagnino che ci rincorreva con il remo quando facevano casino o gli rompevamo le palle: giovanni, giovanni in direzione si sentiva al megafono

non ricordo più i nome dei mie amici, di quella ragazza di milano con cui ci facevamo i dispetti e che mi piaceva; del figlio della signora del bar con cui giocavo agli indiani in collina; del ragazzo che mi prendeva per le gambe e mi trascinava sul culo per fare la pista delle biglie. e tutti gli altri che a rotazione arrivavano sotto gli ombrelloni assieme ai genitori per le tanto sognate vacanze

mi ricordo degli odori della sabbia, del bagno e delle cabine dove ci si cambiava di costume. cabine date a due famiglie  la parsimoniosità ligure) dove vedevo i bikini appesi e sentivo gli ormoni adolescenziali muoversi dentro me. gli odori del budello che portava alla stazione con i negozi di dolci e le pescherie dove compravamo le acciughe nel barattolo di vetro.

ci sono passato di recente da laigueglia, assieme al leprotto. un attraversamento veloce che mi ha lasciato solo pochi secondi per cercare con la vista i posti che ricordavo: la gelateria, la sala giochi, il cinema all’aperto. la prossima volta che ci passiamo chiederò al leprotto di fermarsi e di accompagnarmi in un giro alla ricerca del mio passato.

 

dedicato a ia nonna lucia che mi manca ancora adesso

 

Autore:

Torinese da sempre. Aperto e libero pensatore. Allegro e introspettivo. Se mi mettete davanti un boccale di birra e vi sedete a chiacchierare tiriamo fino a notte fonda. Sono nato nel 1964, l'anno del boom economico. Amo la musica che mi fa stare bene. Guardo all'arte moderna come fonte di ispirazione. Cerco nei libri le risposte alle domande che devo ancora fare

38 pensieri riguardo “c’era una volta una spiaggia

  1. Vittorio io vado a Laigueglia tutti gli anni ai bagni La Vela…li per me è casa. Prima Laigueglia poi altrove ma non c’è anno in cui io non trascorra qualcge settimana lì da quando sono nati i miei figli…..che bello Vittorio!!!

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      1. Quasi davanti al curvone dove poi incomincia il tratto del budello..dove c’è la fermata del bus…presente? Davanti c’è un tabaccaio il chiostro e la banca😁

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      2. ho capito
        sono tanti anni che manco da laigueglia
        i bagni ondina erano o forse sono ancora la fondo prima del raccordo con l’aurelia
        è dove mettono il traguardo della torino – laigueglia di ciclismo

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      3. Si ci sono ancora e sono vicino a dove affitto la casa..proprio lì.conosco a memoria quel buchino di mondo al quale sono legata da tanti ricordi meravigliosi…grazie vitto….mi hai portato in un posto che x me è pace❤

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      4. sono contento che ci siano ancora. magari più avanti con il bel tempo mi regalerò un weekend a laigueglia
        mi siederò sul molo a guardare la gallinara

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  2. Buongiorno, Vit, Doveva essere una donna speciale, nonna Lucia 🙂 Un pensiero anche a lei in questa giornata. Un abbraccio!

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  3. Io ho ricordi molto nitidi delle numerose ed interminabili estati a Cesenatico. Ho la fortuna di ricordare i nomi di moltissimi amici della compagnia, e sono ancora più fortunato di averne tenuto i contatti, fino anche a ritrovarmi con Cris da Milano, Laura da Bresso e Mirko da Bologna in tempi recenti. Con Facebook è più sempilce. Emozioni struggenti.

    Dedicato alle nostre nonne

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      1. No, più avanti perchè in romagna sono tutti più simpatici e i gavettoni che si facevano sopra le cabine 1. in versilia non è nemmeno permesso respirare 2. in liguria ci sono i sassi e come si fa?

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  4. Si la mia nonna era magnifica, un mese con lei…la complice di tutte le nostre storie, degli scherzi…di tutto. La nonna era la mia metà grande e con le mi sentivo al sicuro, quando un’estate arrivò lo sbruffone della spiaggia a gridare “SONO IL RE DELLA SPIAGGIA”, che alla fine era bruttissimo, odiosissimo e ci tampinava tutte. Vogliamo parlare di quando ti cambiavi il costume e traaacc giù un bel gavettone dalla cabina??? e poi c’erano sempre i miei tedeschi, stupendi, a modo, gentili, alti e cavalieri. E poi beh c’era anche lui e lui e lui….;)

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